2012 si pensa al progetto

Un “progetto pilota” di riqualificazione ambientale:  HABITAT 3650 

La vera sfida è stata quella di provare a realizzare un progetto, in un territorio come quello alle porte di Venezia, dedito quasi esclusivamente a coltivazioni intensive tradizionali, oramai non più redditizie per i piccoli imprenditori. Metodi di coltivazione monocolturali, questi, che hanno portato al degrado dell’ambiente (con un uso costante di pesticidi e fertilizzanti) perdita di biodiversità, sfruttamento delle risorse idriche naturali, erosione del suolo e perdita del tessuto sociale “vero” che è stato alla base della agri-cultura per secoli. Questi Metodi di coltivazione hanno dimostrato il loro insuccesso anche dal punto di vista economico, non garantendo più marginalità sufficienti al sostentamento dei piccoli imprenditori agricoli. Questo ha determinato negli ultimi 30 anni un progressivo abbandono della coltivazione “diretta” dei fondi, ed un conseguente degrado dei terreni, degrado agro-ambientale, idraulico,  e disgregazione del tessuto sociale, che aveva contraddistinto la cultura del nostro territorio, preservandone in passato gli aspetti umani, assistenziali, di conoscenza, e di sicurezza.

L’azienda, sebbene avesse l’opportunità di inserirsi in luoghi come l’Umbria e la Toscana già pronti e maturi da anni, alla valorizzazione e riqualificazione “culturale” del proprio territorio, ha deciso di nascere in un piccolo appezzamento di terreno (6 ha), posto alle porte di Mestre a confine dei comuni di Venezia e Martellago coltivato a seminativo in modo intensivo “tradizionale” tramite terzisti, in un fondo trascurato da anni con gravi problemi idraulici, di fertilità, e la la cui redditività era a mala pena sufficiente a coprire i costi.

Attraverso un progetto pilota di “riqualificazione e sostenibilità ambientale”, si è provato a percorrere una possibile ulteriore strada nel settore primario, con l’auspicio che possa essere replicabile come modello, sociale ed ambientale.

Il progetto, quindi, trae origine dalla convinzione di credere nell’ opportunità data da nuovi percorsi di sviluppo sostenibile, di credere fermamente nell’interdisciplinarietà come modello di sviluppo, ricerca ed innovazione dell’agricoltura e non solo.

Partendo dall’ esame critico dei modelli economici in essere, dalla necessità di riflettere sui reali “bisogni”, sulle reali esigenze della società d’oggi, l’azienda crede che, vi sia una grandissima opportunità da cogliere per il futuro (nostro e dei nostri figli), data dal territorio in cui viviamo, straordinariamente unico e tipico, che negli ultimi 30 anni ha però dissipato le sue peculiarità culturali (e colturali). Le speculazioni del nostro territorio hanno già dimostrato che in un analisi costi-benefici, sia in termini economici che sociali ed ambientali, portano ad una fase negativa di lungo periodo, che proprio nel tessuto sociale toglie  possibilità e  risosrse per ri-generare opportunità

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2012 i primi rilievi in campo
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i fossi sono chiusi, tombati, trascurati. Vi è la necessità di ripristinare l'assetto idraulico dell'intera area
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trascuratezza
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degrado
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incuria
“Errare è umano perseverare è diabolico” Agostino

L’’azienda agricola è partita pensando sia necessario fare un “passo indietro” per  “andare avanti”. 

HABITAT 3650 ORGANIC FARM

Via Olmo, 7
30174 VENEZIA ITALIA
P.iva 03364550271
REA: VE – 367706

Azienda Agricola Biologica
Alloggi in agriturismo
Fattoria didattica
Turismo rurale

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